Il DSA è il Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Si tratta di disturbi del neurosviluppo tipicamente diagnosticati nei bambini in età scolare, anche se potrebbero non essere riconosciuti fino all’età adulta. Sono caratterizzati da una compromissione persistente in almeno una delle tre aree principali: lettura, espressione scritta o matematica.
Si stima che dal 5 al 15% dei bambini in età scolare soffra di difficoltà di apprendimento e che l’80% di coloro che soffrono di disturbi dell’apprendimento presentino una compromissione in particolare della lettura (comunemente indicata come dislessia).
La dislessia è molto diffusa e colpisce il 20% della popolazione. La dislessia colpisce allo stesso modo uomini e donne. Esiste un’elevata correlazione del disturbo specifico dell’apprendimento con altri disturbi dello sviluppo neurologico (come l’ADHD) e l’ansia.
Un segno di un possibile Disturbo Specifico dell’Apprendimento nel proprio figlio potrebbe essere la difficoltà a raggiungere un buon risultato nella preparazione al diploma di maturità. Ma come si riceve la diagnosi e come si cura?
DSA: a chi rivolgersi?
I disturbi specifici dell’apprendimento non sono una malattia ma disturbi che riguardano principalmente la capacità di leggere e scrivere in modo corretto.
Se si sospetta che il proprio figlio abbia qualche disturbo legato all’apprendimento, come la dislessia, è importante richiedere tempestivamente una valutazione specialistica e ricevere una diagnosi da specialisti esperti che sottopongono al bambino specifici test.
È possibile rivolgersi all’ASL di appartenenza, al Servizio di Neuropsichiatria Infantile o all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile o di Neuropsicologia. In alternativa i genitori possono rivolgersi direttamente a specialisti che svolgono la libera professione contattando la sede dell’Associazione Italiana Dislessia per conoscere quali sono i centri abilitati privati autorizzati.
Come si riceve la diagnosi
Per essere diagnosticato con un disturbo specifico dell’apprendimento, una persona deve soddisfare quattro criteri.
- Avere difficoltà in almeno una delle seguenti aree per almeno sei mesi nonostante un aiuto mirato:
- Difficoltà di lettura (ad esempio, imprecisa, lenta e solo con molto sforzo).
- Difficoltà a comprendere il significato di ciò che viene letto.
- Difficoltà con l’ortografia.
- Difficoltà con l’espressione scritta (ad esempio, problemi con la grammatica, la punteggiatura o l’organizzazione).
- Difficoltà a comprendere concetti numerici, fatti numerici o calcoli.
- Difficoltà con il ragionamento matematico (p. es., applicare concetti matematici o risolvere problemi matematici).
- Avere competenze scolastiche sostanzialmente al di sotto di quanto previsto per l’età del bambino e causare problemi a scuola, al lavoro o nelle attività quotidiane.
- Le difficoltà iniziano durante l’età scolare anche se alcune persone non sperimentano problemi significativi fino all’età adulta (quando le richieste accademiche, lavorative e quotidiane sono maggiori).
- Le difficoltà di apprendimento non sono dovute ad altre condizioni, come disabilità intellettiva, problemi di vista o udito, una condizione neurologica (ad es., ictus pediatrico), condizioni avverse come svantaggio economico o ambientale, mancanza di istruzione o difficoltà a parlare/comprendere la lingua.
Una diagnosi viene fatta attraverso una combinazione di osservazione, interviste, storia familiare e pagelle scolastiche. I test neuropsicologici si utilizzano per trovare il modo migliore per aiutare l’individuo con disturbo specifico dell’apprendimento.
Tipologie di DSA
Tra i principali disturbi dell’apprendimento vi sono dislessia, disgrafia e discalculia.
La dislessia si riferisce alla difficoltà nell’acquisizione e nell’elaborazione del linguaggio che si manifesta tipicamente con la mancanza o la competenza nella lettura, nell’ortografia e nella scrittura.
Disgrafia è un termine usato per descrivere le difficoltà nel mettere i propri pensieri su carta. I problemi con la scrittura possono includere difficoltà con l’ortografia, la grammatica, la punteggiatura e la calligrafia.
Invece, discalculia è un termine usato per descrivere le difficoltà nell’apprendere concetti relativi ai numeri o nell’usare i simboli e le funzioni per eseguire calcoli matematici. I problemi con la matematica possono includere difficoltà con il senso dei numeri, la memorizzazione di fatti matematici, calcoli matematici, ragionamento matematico e risoluzione di problemi matematici.