Sono sempre più i comuni che istituiscono le consulte giovanili. Dopo i comuni di Locorotondo e Modugno, ecco che anche Gravina avrà la sua Consulta Giovanile. Possono aderire alla Consulta Giovanile i rappresentanti delle associazioni culturali, ambientali, politiche, socio-economiche e religiose, che sono attive sul territorio comunale. Inoltre, possono presentare la propria adesione anche un delegato degli studenti delle superiori di ciascuno degli istituti scolastici cittadini e degli studenti universitari.
“Permettere la partecipazione dei giovani alla vita del paese non deve essere più uno slogan da campagna elettorale – spiega il consigliere comunale Domenico Pellegrini di Forza Italia – Sono sempre più le Amministrazioni che si stanno distinguendo per civiltà e inclusività soprattutto verso i giovani.
Le Consulte Giovanili rappresentano dei progetti di appartenenza e servono a rendere i giovani protagonisti delle azioni politiche. Il Comune di Gravina ha messo in atto questo progetto, dopo che è stato realizzato anche a Locorotondo e a Modugno.
Per esempio, il comune di Locorotondo, guidato dall’amministrazione di centro destra del sindaco Tommaso Scatigna, ha istituito la Consulta Giovanile, come organo collegiale di raccordo con l’Amministrazione e rappresenta uno strumento di partecipazione del mondo giovanile alla vita politica e civica del Comune. Libera, volontaria, apartitica e senza fini di lucro, avrà funzioni di consultazione permanente dell’Amministrazione Comunale. Sarà il punto di riferimento e di informazione sulle condizioni giovanili nei suoi vari aspetti: tra cui scuola, università, mondo del lavoro, cultura, tempo libero, politiche sociali e turismo. Mentre a Modugno, il progetto è stato proposto dalla minoranza ed è stato votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale. La consulta è composta da tutti i rappresentanti delle associazioni cittadine, dall’assessore al ramo, da un rappresentante studentesco di ogni istituto presente sul territorio, ma anche dell’Ateneo e del Politecnico di Bari.
“Questi progetti hanno il nobile obiettivo di promuovere sul territorio spazi e momenti di partecipazione diretta dei ragazzi alle scelte che interessano la comunità locale, favorendo percorsi di cittadinanza che valorizzano sia il ruolo e le competenze sociali dei giovani, sia il confronto fra giovani e adulti. Già nel primo programma elettorale dell’amministrazione Vitto c’era la realizzazione di un centro dedicato a tutte le associazioni giovanili, ma anche questo progetto è rimasto nel libro dei sogni della prima Amministrazione Vitto, e lo rimarrà anche nella seconda. Le politiche sociali e giovanili cambiano e si evolvono, ma non a Polignano, che paga già una pesante carenza di spazi, risorse, opportunità dedicate ai giovani. Noi speriamo che l’Amministrazione Vitto possa recepire l’esempio che arriva dai comuni di Locorotondo, Modugno e Gravina – conclude il consigliere Pellegrini – perché la Consulta Giovanile rappresenta un primo passo verso la giusta attenzione al mondo dei giovani. Le parole non bastano più. Servono i fatti concreti”.
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