Articolo pubblicato su 'La Voce del Paese - edizione Polignano' nelle edicole da venerdì 22 aprile.
"Niente ci fermerà. Non abbiamo paura della grande ammucchiata"
Domenico Scagliusi, segretario del PD, commenta il voto locale del referendum
e risponde all’ancora ignota Armata Brancaleone anti-Vitto
Polignano primo comune della provincia di Bari per affluenza. Commentiamo il dato con il segretario del Partito Democratico di Polignano, Domenico Scagliusi.
Segretario, lo ammetta, è un po' merito anche dei grillini, o no?
“Intanto da parte mia mi sento di ringraziare pubblicamente i quasi 8.000 polignanesi che non hanno fatto mancare il loro sostegno ed il loro SÌ a questa "battaglia di civiltà", per la quale sia il PD locale che il Sindaco Vitto si sono spesi fin dal principio. Ricordo a tutti che il Sindaco Domenico Vitto è stato l'unico a presentarsi in Commissione ambiente con una corposa relazione contenente numerose osservazioni e controdeduzioni ai permessi che autorizzavano la Nothern Petroleum a effettuare delle prospezioni geosismiche per la ricerca di petrolio a largo del tratto di costa che va da Bari a Brindisi.
Senza dimenticare l'hashtag lanciato con la petizione #difendiamolabellezza che ha raccolto più di 28.000 adesioni ed è stato "adottato" nell'estate 2015 sia da "Il Libro Possibile" che dalla "RedBull". È stato condiviso da star come Beppe Fiorello, da cantanti come Paola Turci, Roy Paci, Renzo Rubino, dallo chef stellato Fabio Pisani e da tantissimi cittadini che hanno riempito le loro bacheche con l'hashtag diventato il simbolo di questa mobilitazione.
Oltre a convegni tenuti nei circoli di Conversano o di Turi in cui io stesso ho portato assieme al neo-presidente del PD Puglia Elvira Tarsitano la testimonianza di quanto sarebbe pericoloso lasciare il nostro territorio nelle mani avide dei petrolieri. Un lavoro insomma iniziato in tempi in cui non si parlava neanche di referendum, partito un anno fa circa. Capisco che per molti movimenti oggi è facile salire sul carro del vincitore, ma sfido chiunque ad aver fatto un lavoro così corposo e capillare per la difesa delle nostre bellezze!”.
Come mai nessun comizio, a differenza degli esponenti del M5S?
“Non è un solo comizio di mezz'ora che cambia le sorti di un referendum. Altrimenti dovrei anche far notare che non c'era un solo manifesto dei grillini appeso negli spazi (anche perché non avevano neanche presentato domanda per poter fare la propaganda diretta!). Il nostro è stato un lavoro costante per far capire le ragioni del SÌ. I grillini hanno fatto un comizio per mettersi "a parte civile". La estemporaneità dell'ultimo secondo non mi è mai piaciuta, non mi ha mai convinto!”.
Ora che il referendum è fallito, che si fa?
“Continueremo a stare con gli occhi aperti, a vigilare sull'operato di chi vuole mettere in seria difficoltà quella che per noi è diventata la prima risorsa: il mare e il turismo. Non permetteremo a nessuno - da destra a sinistra - di distruggere quegli investimenti che in un momento di crisi i cittadini stanno facendo in campo turistico. Qualunque attacco in tal senso ci vedrà sempre e comunque in prima fila!”.
Emiliano le ha date di santa ragione a Renzi. Ormai è rottura. Crede che vorrà fare il premier?
“L'unica cosa di cui al momento sono sicuro è che il referendum si è concluso. Sono certo che Michele Emiliano ha condotto una battaglia dura per la difesa del territorio che è stato eletto per governare. Adesso tutti tenteranno di spiegare che - secondo la loro visione - hanno vinto. Il popolo si è espresso. Questo è quello che conta. Chi ha politicizzato il referendum per tentare di dare la spallata al Governo ha fatto flop. Ha vinto chi ha portato avanti le ragioni del suo territorio. Polignano da questo punto di vista ha sicuramente stravinto!”.
I due parlamentari polignanesi parlano di un conflitto del sindaco che non si è autosospeso. "Ha bisogno di stare nel partito se vuole un ruolo all'Anci e per le sue aspettative politiche". È così?
“Il Sindaco aveva il dovere di tutelare il paese che lo ha eletto. E visto l'impegno che ci ha messo, è andato anche oltre. Forse questo dà fastidio a chi dalle stanze del potere romano non è ancora riuscito ad influenzare né la politica locale né a dare un apporto concreto a quella nazionale. Il Partito è un contenitore in cui esprimersi e far valere le proprie idee, le proprie iniziative. E noi ci siamo. Il ruolo nell'Anci è elettivo. Non si viene nominati se si fa parte di una corrente o di un Partito. Si viene eletti (a maggioranza assoluta degli aventi diritto) se si è in gamba! Se mi chiedi se Domenico Vitto merita un ruolo nell'Anci Puglia ti rispondo di sì: ha dimostrato che ha tutte le qualità e le carte in regola per poterlo fare”.
Intanto si entra nel vivo delle comunali. Saltano fuori documenti e grandi ammucchiate. Anche all'epoca dicevano che avevate messo in piedi pure voi l'Armata Brancaleone. Insomma, come farete a reggere davanti a tutti questi candidati e portavoti?
“La gente ci giudicherà per quanto abbiamo prodotto in questi cinque anni. E per come lo abbiamo fatto. Sceglierà competenza e serietà, vivibilità, ambiente, trasparenza, cultura, turismo. Sceglierà noi. Ne sono certo”.
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Sceglierà competenza e serietà, vivibilità, ambiente, trasparenza, cultura, turismo, NON SCEGLIERANNO voi di conseguenza. tu sei stato nominato dal sindaco ad un incarico che non è un incarico, questo è il peso politico che ti è stato dato e che tu ricopri con innumerevoli sforzi.