Articolo pubblicato in anteprima su "La Voce del Paese - edizione Polignano (uno dei ben 10 comuni del network), nelle edicole venerdì 12 giugno 2015.
Conferenza stampa con dolcetti e spumante
SeL rivendica:
“Noi abbiamo da festeggiare. Ci siamo riguadagnati l’Assessorato”
Nel Circolo SeL (Sinistra Ecologia e Libertà) di Polignano si brinda e si festeggia con bottiglie di spumante e fragranti dolcetti. Noi giornalisti siamo stati accolti così, dal direttivo locale, mercoledì sera 10 giugno. Siamo noi il motivo della festa? Oppure l’Inter, il cui club è a pochi passi da qui, pensa di aver vinto finalmente uno scudetto? Ci pensi, e in effetti l’ex assessore ai Servizi Sociali Paolo Mazzone è pure interista.
Poi il segretario Vito Carrieri mette come sempre i puntini e chiarisce: “Il nostro risultato alle elezioni regionali è stato molto soddisfacente!”. E allora cin cin, in attesa del rimpasto di giunta del sindaco Vitto.
In effetti, se paragonassimo il risultato di Paolo Mazzone candidato a consigliere regionale (820 voti a livello regionale, 528 preferenze e 658 voti di lista solo a Polignano), con quello del più blasonato Lomelo e del consigliere dissidente Gianpiero Mancini, ci sarebbe da festeggiare. E che dire del tre volte sindaco Di Giorgio? Appena 1.300 voti, con, a suo dire, il beneplacito di tutto l’Ordine dei medici. Ma il dottore ha preso meno voti dei pazienti.
“La verità – come al solito tuona Modesto De Girardis – è che ci siamo contati tutti. Ma davvero vogliamo credere che qualcuno dei quattro candidati polignanesi pensava di essere eletto alla Regione?”. Infatti, noi non ci abbiamo mai creduto. “Quindi – osserva Modesto De Girardis – alla luce del nostro grandioso risultato, riottenere l’assessorato nella giunta Vitto è il minimo! E pensare che alcuni politicanti ci avevano relegato a soglie ben più basse”.
Ma il sindaco sarà della stessa idea? Dopo San Vito, quindi a rimpasto ben sfornato, i compagni di SeL potranno stappare un’altra bottiglia? O, non avendo un consigliere in maggioranza, si corre il rischio di uscire di scena definitivamente dalla giunta?
“Con il sindaco non ne abbiamo ancora parlato – precisano i compagni e il segretario Carrieri – però ricordiamo le parole del sindaco nell’ultima riunione di maggioranza che si tenne prima del voto alle regionali”. “Il sindaco – ricorda De Girardis – in quella riunione, disse che nel rimpasto di giunta il quadro politico non sarebbe cambiato. A maggior ragione oggi non dovrebbe cambiare, dopo l’ottimo risultato conseguito da SeL, siamo l’unico partito in crescita, siamo passati dal 5% delle comunali all’8,28% delle ultime votazioni. E siccome il risultato ha premiato le nostre scelte politiche e amministrative, e il lavoro dell’assessore Mazzone, un posto in giunta ci sembra il minimo. Quei voti sono un successo, dopo tre anni di amministrazione, senza un consigliere in maggioranza (ricordiamo che Gianpiero Mancini ha rotto con SeL, ndr), e dopo aver affrontato le regionali senza un assessore (perché Paolo Mazzone si dimise, ndr)”.
Intanto esponenti e partiti che sono fuori dalla maggioranza scalpitano alla ricerca di un posto al sole. Non a caso, numerosi commenti hanno tempestato l’articolo sul primo sito di Polignano, www.Polignanoweb.it, chiedono che SeL sia fatta fuori, dato che non è rappresentata da nessun consigliere.
A proposito di ciò e delle polemiche sollevate da Mancini e da Lomelo, il quale rivendica di aver costretto Mazzone alle dimissioni prima del voto, Modesto De Girardis sbotta: “Nel momento in cui si è deciso di partecipare alle elezioni regionali, Paolo si è dimesso. Noi come partito ci volevamo contare. Invece, il nostro consigliere comunale che avrebbe dovuto dimettersi, non l’ha fatto. Non solo si è candidato, ma si è messo pure a bombardare e il nostro assessore, chiedendo al sindaco di farlo fuori.
Un altro della maggioranza (Lomelo, ndr) si è candidato per contarsi, o perché nella sua mente pensava di fare il consigliere regionale, anche se poi i numeri hanno decretato il contrario. Alla fine della fiera qualcuno diceva che SeL non ha il consigliere comunale e deve uscire dalla giunta. Invece SeL ha verificato il consenso per confermare l’assessorato, e i risultati ci hanno dato ragione. Quindi coloro che avrebbero dovuto dare le dimissioni non l’hanno fatto. Noi invece abbiamo avuto il coraggio di farlo”.
“Ora tocca al sindaco e al partito” – osservano i compagni. Mentre Paolo Mazzone annuncia di voler tornare alla sua vita quotidiana e al servizio della comunità, perché “è giusto che ci sia la rotazione, così come prevista”.
Quindi Paolo Mazzone non vuole riprendersi il posto? Non ci sono possibilità che quel posto possa riprenderselo Mazzone per completare il lavoro da dove era stato interrotto? “Non è proprio così – spiega Mazzone – ho detto che torno alla mia vita quotidiana, ma l’attività politica continua. Torno al servizio del partito. A questa domanda risponderà il sindaco”.
Difatti potrebbe essere il sindaco a richiedere nuovamente l’ingresso in giunta di Mazzone. Staremo a vedere, intanto però il primo cittadino è alle prese con un gioco delicato di equilibri in una maggioranza dove gli scontenti e i traditori, alla luce dei risultati alle regionali, sono tanti e stanno finalmente uscendo allo scoperto.
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Commenti
tipo quella che in Puglia dalla cura degli ulivi potrebbero "uscire" 7 miliono di giornate di lavoro tanto da risolvere molti problemi occupazionali , senza dire chi avrebbe pagato per quelle giornate e relativi contributi, visto che gli ulivi vengono abbandonati proprio perchè non è redditizia la loro coltivazione .