I conti della mensa scolastica continuano a non tornare. Su questo argomento le opposizioni consiliari, con Forza Italia in testa hanno tutta la volontà di vederci chiaro e accertare le responsabilità. Da tempo i dubbi e le perplessità sui pagamenti e trasferimenti che riguardano la mensa sono al centro del dibattito pubblico.
Per questo motivo, poche settimane fa il consigliere Domenico Pellegrini di Forza Italia aveva presentato una richiesta di accesso agli atti, per gli anni che vanno dal 2016 al 2018, a proposito del servizio di pagamento della mensa, il cui sistema prevede l’acquisto dei buoni pasto presso alcune tabaccherie convenzionate con l’Ente comunale.
I dubbi nascono dal fatto che le cifre scritte in bilancio non rispecchiano la realtà dei fatti, da qui il timore che le tabaccherie potrebbero non aver trasferito al Comune le somme derivanti dalla vendita dei buoni per la mensa scolastica. La richiesta di accesso agli atti del consigliere Pellegrini nasce proprio dall’esigenza di vederci chiaro.
"Come consiglieri di opposizione cerchiamo sempre di svolgere il nostro ruolo di controllori con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione – spiega il consigliere Domenico Pellegrini di Forza Italia – perché il nostro unico obiettivo è l’interesse collettivo. E’ necessario fare luce su questa vicenda, della quale vanno accertare alcune responsabilità. Non si può escludere che questa questa storia possa nascondere un consistente danno erariale. Se dovessero emergere reati non esiteremo a denunciare i fatti nelle sedi opportune".
"Probabilmente chi doveva controllare non lo ha fatto. – continua il consigliere Pellegrini. Dai primi accertamenti in corso pare che l’ammanco sia più elevato rispetto a quello ipotizzato all’inizio. Infatti sembrerebbe che da dicembre 2015 ai primi mesi del 2017 siano decine di migliaia di euro i soldi che non sono stati trasferiti. E se prima si parlava di un solo tabacchino, adesso si scopre piano piano che ci sono più ricevitorie a non aver effettuato i dovuti trasferimenti. Inoltre, quello che lascia sbalorditi è che non ci sono tracce di accordi tra le tabaccherie che agivano da agenti contabili e l’ente comunale. Ci sono gravi vizi procedurali. Inoltre, c’è stata una ricevitoria che è rientrata per cessazione di attività. Ha versato con ritardo e non sono stati calcolati gli interessi. Quel che lascia perplessi è che il piano di reintegro della tabacchiera non è passata dalla Giunta o dal Consiglio Comunale. Non escludo che ci possano essere altri importanti sviluppi”.
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