Pellegrini rileva un conflitto di interessi
Torniamo a parlare della progettazione definitiva ed esecutiva, dell'adeguamento normativo, ristrutturazione, riqualificazione ed efficienza energetica degli impianti luce e conversione con tecnologia a led.
A parlare della faccenda è Domenico Pellegrini di Forza Italia il quale, attraverso una nota, afferma: “Leggendo un po' di carte ho ritenuto opportuno fare una breve analisi sugli interventi di ristrutturazione e cambiamento che dovrebbero essere apportati all'impianto di illuminazione.
Come molti sanno, nel 2011 veniva approvato il bando di gara. Nel 2016 invece veniva approvato il bando con il quale si aggiudicava provvisoriamente la gara a una azienda del paese. Il bando di gara prevedeva un canone annuo da corrispondere da parte dell'Amministrazione Comunale del valore di 320.000,00 euro per la durata di 20 anni, quindi per un importo complessivo di 6.400.000,00 ed un tempo di esecuzione dei lavori di 6 mesi. Successivamente si è passati dall'analisi del piano economico e di un progetto preventivo all'analisi di un progetto definitivo.
Arrivati a questo punto cosa succede? Nella determina c'è scritto: "tenuto conto che si deve procedere al momento alla verifica del progetto definitivo e successivamente al progetto esecutivo dei lavori in questione; ed essendo l'Ufficio Tecnico del Comune di Polignano a Mare carente di organico e non dotato di un sistema di controllo di qualità, l'attività di verifica è rimessa a strutture tecniche esterne alla stazione appaltante".
Controllore e controllato: conflitto di interessi?
La determina continua specificando il nome dell'azienda che si occuperà del controllo del progetto definitivo e viene espressamente evidenziato che i costi per tale verifica e approvazione pari a 31.720,00 euro saranno sostenuti dalla azienda che ha vinto l'appalto.
La domanda che pongo all'amministrazione in qualità di consigliere di opposizione, e vorrei ricordare che in virtù di queste funzioni ho il dovere di verificare sull'operato dell'amministrazione, per queste ragioni mi chiedo perché questi costi sono stati sostenuti dall'azienda vincitrice del bando e non dall'amministrazione? Così facendo non si rischia di incorrere in un spiacevole equivocabile conflitto di interessi? Ad onor del vero questa procedura è consentita dalla legge, non c'è nulla di irregolare, però deontologicamente parlando sarebbe stato opportuno prendere delle decisioni diverse”.
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