Articolo pubblicato su 'La Voce del Paese - edizione Polignano' nelle edicole da venerdì 11 marzo 2016
UN MUSEO MARINO?
Summit tra Vitto e Capitaneria di Porto
Lo scheletro del gigante spiaggiato nel 2014 sarà attrazione turistica
Il Sindaco Vitto ha incontrato nei giorni scorsi, a Palazzo di Città, alcune autorità della Capitaneria di Porto di Monopoli, esperti dell’Università di Bari e subacquei che stanno monitorando la carcassa del capodoglio ‘sepolta’ nel fondale marino, nei pressi dello Scoglio dell’Eremita. Ricorderete il nostro reportage, le videointerviste e il video del delicato recupero della carcassa spiaggiata e ritrovata da un pescatore nei pressi di Porto Cavallo, il 29 settembre 2014.
Quel giorno, una balenottera (capodoglio) di 10 metri si spiaggiò in quel punto tra San Vito e il porto turistico di Polignano a Mare, in un periodo in cui si verificarono episodi simili verso l’Abruzzo, le cui cause furono attribuite ai micidiali air gun utilizzati per trivellare i fondali a caccia di petrolio. Pericolo che il prossimo 17 aprile, grazie a un referendum, abbiamo l’opportunità di scongiurare.
L’enorme mammifero fu recuperato con difficoltà a causa del peso, dai marinai della Capitaneria, e agganciato direttamente alla nave Lamu della ditta di recupero materiali anti inquinamento "Castaria". La carcassa fu poi affondata nei pressi dello Scoglio dell'Eremita.
L’incontro Sindaco-Capitaneria.
Il perché dell’incontro dei giorni scorsi è presto detto. Dopo un anno e mezzo di monitoraggi, gli agenti della Capitaneria e i sommozzatori hanno appurato che il gigantesco scheletro dell’animale è ormai ripulito. La massa del capodoglio è stata un banchetto nutriente per la fauna che si sta ripopolando vicino allo Scoglio dell’Eremita, grazie al progetto Oasi Blu. Ormai il banchetto è concluso, ed è rimasto lo scheletro pulito. Che fare di questo scheletro? L’anno scorso vi svelammo alcuni retroscena, ossia che lo scheletro vale circa 100mila €. “Ora è definitivamente di proprietà del Comune di Polignano” – ci conferma il sindaco Vitto.
Le ossa saranno recuperate a fine marzo, massimo ai primi di aprile e una volta riportate sulla terra ferma, l’Amministrazione Vitto deciderà cosa farne. Si sta pensando di destinarle ai turisti, proprio come avviene ormai in Spagna, dove ci sono scheletri di animali marini un po’ ovunque. Oppure di avviare un progetto di museo marino. In ogni caso, sarà utilizzato come attrazione turistica, e su questo non ci sono dubbi.
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P.s. mi piace l'idea del museo marino! spero vada in porto