ESCLUSIVO - LA VOCE DEL PAESE
AGGIORNAMENTO ORE 15 DEL 17 GIUGNO 2015 - Intervista video al presidente della Puglia, Michele Emiliano, ospite al summit di Polignano. In basso il video. Il governatore di Puglia, su nostra precisa domanda, nell'intervista esclusiva difende i parlamentari pugliesi del Pd che hanno votato il decreto Sblocca Italia e a Renzi dice: "Lui fa il suo lavoro, io il mio".
SE IL VIDEO IN BASSO NON SI APRE, CLICCA QUI
ESCLUSIVO - LA VOCE DEL PAESE
AGGIORNAMENTO ORE 15 DEL 15 GIUGNO 2015 - Siamo stati i primi a svelare la notizia delle autorizzazioni per l'estrazione del petrolio a largo delle nostre coste. Poi si è levato il coro di indignazione di politici e giornalisti che da anni dormivano. Molti di questi ora si scattano foto per apparire in prima linea, ma ieri dov'erano? Quando cinque anni fa realizzammo la prima diretta web da Monopoli del convegno, dov'erano gli altri?
Purtroppo, questo pomeriggio, 15 giugno 2015, siamo ancora una volta i primi a darvi la triste notizia che le autorizzazioni per la ricerca e l'estrazione del petrolio sono state definitivamente tutte assegnate, comprese altre quattro. L'ing. Giuseppe Deleonibus dunque aveva ragione, in teoria sarebbe troppo tardi per intervenire. La discussione ora è rimandata alla conferenza dei sindaci che si terrà mercoledì mattina 17 giugno, nell'aula consiliare di Polignano.
_____________
ESCLUSIVO - LA VOCE DEL PAESE
AGGIORNAMENTO ORE 15 DEL 10 GIUGNO 2015 - Abbiamo scoperto che il Ministero ha autorizzato l'estrazione del petrolio a largo di Polignano e Monopoli. Ecco i particolari esclusivi e le rivelazioni nell'intervista a chi ha svelato la notizia, l'Ing. Deleonibus.
La frittata è fatta. Il giorno 8 giugno 2015, il Ministero dell'Ambiente ha definitivamente autorizzato le prospezioni geosmiche per la ricerca di petrolio a largo della nostra costa, nel tratto compreso tra Bari e Brindisi, incluse Polignano e Monopoli.
La notizia non è stata ancora diffusa, il nostro canale è praticamente il primo a svelarla, grazie tuttavia all'Ing. Giuseppe Deleonibus (foto in basso) e al suo post su Facebook che ha catturato la nostra attenzione. Dal 2009 Deleonibus è impegnato anche qui, su Polignano, in questa battaglia contro le trivellazioni.
Profetica è stata l'intervista che Deleonibus ci rilasciò nel lontano 2013: "Vedrete - l'esperto allargava le braccia rassegnato dinanzi all'ottusità e agli strumentalismi della politica - a breve il governo rilascerà tutte le autorizzazioni".
Tornando all'autorizzazione, questa è stata concessa alla Northern Petroleum. Tecnicamente, si tratta di un parere di compatibilità ambientale che autorizza la ricerca degli idrocarburi al largo delle coste pugliesi, utilizzando la tecnica dell'airgun.
Abbiamo subito contattato l'Ing. Deleonibus che conferma.
Ingegnere, cosa significa? Cosa accadrà nelle prossime ore?
"Significa che in prima istanza si procederà con il sondaggio effettuato con una imbarcazione che traina un array di cannoni ad aria compressa, che verificano l'esistenza di sacche di idrocarburi (petrolio, ndr) all'interno del sottofondo marino. Una volta accertata la presenza di petrolio, si procede con la trivellazione di un pozzo sul fondale, che servirà a estrarre petrolio. Viene chiamato pozzo di prova che serve anche a classificare il petrolio".
Petrolio che nel caso dei nostri fondali non è nemmeno dei migliori... O sbaglio?
"Esatto. E' un petrolio cosiddetto "amaro"".
Quando cominceranno le operazioni?
"L'autoizzazione del Ministero è un provvedimento esecutivo, quindi l'azienda comunicherà a breve la data di inizio lavori".
Non si può fare più nulla?
"Assolutamente no. Ricordo che la Regione Puglia dette parere negativo di compatibilità ambientale. Alcuni comuni della nostra fascia costiera hanno prodotto delle osservazioni".
E Polignano? Cosa fece all'epoca?
"Che io ricordi, la vecchia amministrazione Bovino non ha prodotto uno straccio di osservazioni. Relativamente a queste procedure, l'attuale amministrazione non c'entra nulla!".
Ma cosa possiamo fare?
"In questo momento serve un apparato politico che abbia la volontà di mettersi a tavolino con degli esperti e verificare qual è il percorso più giusto da intraprendere".
Quindi qualcosa si può fare per fermare la Northern Petroleum...
"Assolutamente no. Ribadisco, non si può fare nulla. Quando parlo di mettersi a tavolino, intendo per le prossime trivellazioni...".
Perché ce ne sono altre?
"Certamente... ne siamo invasi. Ricordo che la settimana scorsa è stata autorizzata la Spectrum Geo, che occuperà tutta la fascia dell'Adriatico. Alcune aree, quelle di Polignano e Monopoli, coincidono con quelle assegnate alla Northern Petroleum. Quindi è un'invasione di trivellazioni anche sullo stesso punto. La nostra flora e fauna marina saranno sottoposte a più bombardamenti".
Cosa accade precisamente?
"Questi airgun lanciano bombe d'aria compressa che viaggiano a velocità di oltre 10mila Km orari".
Danni anche per la pesca?
"Certo, si può prevedere una riduzione del pescato del 70% in un raggio di 8 Km. Danni anche alla biodiversità, alla flora e fauna marina. Noi siamo un territorio sottoposto a sic... il posidonieto di San Vito a Polignano potrebbe subire gravi conseguenze e la posidonia è una pianta che immette in acqua 16 litri per metro quadrato al giorno di ossigeno, ed è un depuratore naturale delle nostre acque".
Queste operazioni saranno visibili dalle nostre coste?
"Certo, visibilissimi. Tieni conto che il punto più vicino è a 25 Km dalla costa di Polignano!".
Ma si può protestare? Presidiare? Occupare?
"Si potrebbe... nello stile di Greenpeace. Ma la verità è che non possiamo confidare in questo momento nella presenza di un Comitato attento".
Stiamo messi male...
"Malissimo. Tutto per un petrolio "amaro" con probabilità del 17%. Senza contare che, se dovesse essere estratto, andrebbe comunque trasportato all'estero per la lavorazione".
Un Comitato però c'è...
"Mah, io speravo che questa notizia fosse data in tempo proprio dal Comitato "No Petrolio, Sì alle Energie Rinnovabili". In realtà questi comitati ancora una volta hanno dimostrato di essere solo serbatoio di voti per i propri portavoce che hanno tessere partitiche. Siccome queste autorizzazioni vengono da un governo di centrosinistra, decidano se tenere la tessera di quei partiti che sono al governo o, al contrario, di fare i portavoce dei comitati. Io strapperei la tessera del mio partito, il PD. Dobbiamo fare come i Davvero Verdi della Campania che si sono alleati con De Luca che non vogliono gli inceneritori sul territorio ma approvano i cementifici campani per bruciare i rifiuti? O facciamo gli ambientalisti, o gli imprenditori. Purtroppo la sindrome del Nimby non è una cosa opportuna: se non si fa nel mio giardino, va bene in un altro? Troppo comodo così".
Intanto ingegnere, vedrà che dopo questa notizia e questa intervista, si risveglieranno tutti: partiti, partitini, ambientalisti, consiglieri comunali locali... Ma io mi domando, finora dov'erano? Non si sono manco accorti di una autorizzazione concessa 48 ore fa! Lo scopriranno adesso, leggendo queste righe. Capiranno che è troppo tardi.
"Purtroppo è così".
CLICCA QUI PER SCARICARE LE AUTORIZZAZIONI DEL MINISTERO
Particolari e approfondimenti sul prossimo numero de "La Voce del Paese - edizione Polignano, uno dei 10 comuni del network", nelle edicole da venerdì prossimo.
*foto e intervista di Nicola Teofilo
_______
Aggiornamento 12 giugno 2015. L'iniziativa su Facebook del sindaco Vitto
ULTIMI COMMENTI
- Cala San Vito cambia loo...
geniale questo passaggio: rinaturalizzazione” dei piazz... - Domenica 10 e 31 marzo sa...
UN SUCCESSONE...forse solo un paio di automobili in men... - Sottopasso di via Convers...
Spero che intervenga quanto prima chi di dovere - Domenica 10 e 31 marzo sa...
Ok chiudiamo per un giorno le strade al traffico ma poi... - Per la Confesercenti c’è ...
senza spiagge che non siano scogli , stabilimenti balne... - AL VIA IL CARNEVLE POLIGN...
il carnevale di quest anno è stato un carnevale poco or... - AL VIA IL CARNEVLE POLIGN...
Le critiche ci possono essere. Ma non è il caso di esag... - Maltempo, divelto il mant...
Penso che i veri responsabili siano i RESIDENTI stessi ... - Francesco Frugis: “Il cam...
Grazie per la tua immensa disponibilità. Continua così. - Lama Monachile: tra incur...
INVECE CHE SEDUTE FATISCENTI AVREBBERO DOVUTO COSTRUIRE...
Commenti
.
....
https://www.youtube.com/watch?v=b0VpNUITjiM
La piattaforma petrolifera Vega di Edison è un'oasi di ripopolamento marino per specie animali e vegetali prima assenti in quel tratto del canale di Sicilia. È quanto emerge da BioVega, il progetto dell'Area Marina Protetta Isole Ciclopi di Acitrezza, presentato oggi dai ricercatori dell’Area e dai responsabili delle attività di Edison in Sicilia e Siracusa. I risultati hanno evidenziato come al di sotto della piattaforma si sia sviluppata negli anni una biodiversità marina straordinariamente ricca e variegata ormai stabilmente insediatasi nel mare intorno alla piattaforma, attratte dalla vita e dalla possibilità di nutrimento che si è sviluppata nell'area.
Le ricordo che la metodica di ricerca è ufficialmente annoverata tra le forme riconosciute di inquinamento dalla proposta di Direttiva numero 2006/16976 recante gli indirizzi della strategia comunitaria per la difesa del mare. A ridosso degli air gun si possono misurare picchi di pressione dell’ordine di 230 dB e anche più che danneggiano soprattutto i Mammiferi Marini.
Ripeto, è stata evidenziata una riduzione della resa di pesca nelle aree in cui si svolgono le operazioni. Studi più recenti riportano come l’uso dell’air gun danneggia seriamente la fauna ittica presente per oltre 58 giorni e provoca la diminuzione del pescato anche del 70% in un raggio di circa 40 miglia nautiche. Le onde emesse e la fortissima alterazione del moto marino, poi, arreca gravi danni ad alcune specie, in particolare ai mammiferi marini quali Misticeti (balene) e Odontoceti (delfini, orche, capodogli) che dipendono dal senso dell’udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo.
Sono contento che, secondo il suo pensiero, il posidonieto stia bene. Forse guardiamo e pensiamo a posidonieti diversi. Forse si riferisce a quello tra Formentera e Ibiza, nelle Baleari? Chissà se lei ha mai letto la ricerca PlosOne.
I nostri ambienti marini sono habitat marini unici, che giocano un ruolo ecosistemico fondamentale. Se lei è disposto ad accettare la compromissione di questi habitat non mi troverà dalla sua parte. Seppur la compromissione potrebbe avvenire nella seconda fase. Prevenire è meglio che curare: molto attuale questo refrain.
La distanza media del movimento nave è a 25 km dalla costa, ma il punto più vicino da campionare si trova a 18 km e non 22. A tal proposito la invito alla lettura del D.M. 9 agosto 2013 e di tutte le risoluzioni presentate. Le 12 miglia si riferiscono a distanze da aree marine e costiere protette? È questo il caso?
Chissà se venissero a trivellarle in casa sua come la prenderebbe! Chissà se lei, in fondo in fondo, a cuor leggero, è davvero convinto che sia utile barattare le bellezze del nostro territorio con pochi barili!
Da un detrattore ci si aspetta un po’ di più in competenza e un po’ meno in saccenza. Non mi sento offeso dalle sue parole. Lei ha offeso il lavoro fatto da anni dalla comunità scientifica.
- Prima Fase: esecuzione studio geologico regionale, rielaborazione e interpretazione di dati sismici esistenti, e successiva acquisizione di nuovi dati sismici;
- Seconda Fase: una volta completata la prima fase, nel caso si evidenzi una struttura di interesse minerario, sarà eseguito un pozzo esplorativo ad una profondità stimata.
Attualmente è stata autorizzata la prima fase. Ma se si dovesse appurare la presenza di petrolio non si passerebbe alla seconda fase? Non è giusto cominciare a parlarne sin da ora?
Il vicino campo ENI, dove già si estrae petrolio, è caratterizzato da un indice API di poco superiore a 10. Il pozzo cui mi riferisco non è assolutamente quello di Rospo Mare (la cui titolarità non è di Eni, anche se con questa vi è una joint venture). Capisco che vuol farmi passare per un ignorante (è lo stesso gioco che fanno i petrolieri e i loro galoppini da anni), ma le assicuro che rieco ancora ad orientarmi tra Abruzzo e Puglia. È la Global Petroleum (altra società richiedente autorizzazione), poi, ad ammettere che “Le analisi effettuate in passato mostrano che questo reservoir (pozzo Sparviero 001, nei pressi dei permessi assegnati) è caratterizzato da una porosità che raggiunge il 23-25% mentre l’olio risulta abbastanza pesante (9° API) e con la presenza di elevati valori di H2S2”.
Io non ho mai parlato di campo Aquila. Perché non posta qui, pubblicamente, l'indice API dell'olio estratto da quel campo?
Relativamente al TAR è un'opportunità prevista assolutamente. Intravedi margini di riuscita? Per far ricorso bisogna avere evidenze inconfutabili. Ci lavoreremo. Anche con il supporto tuo e dei tanti che si offriranno.