
IL GINOCCHIO DI SAN VITO DIRETTO IN BRASILE RIMANE IN AEROPORTO A MILANO
LA COMPAGNIA AEREA: NON TRASPORTIAMO CADAVERI!
Potrebbe essere la trama di un divertente racconto o di un cortometraggio, invece è ciò che è successo realmente alle reliquie del Santo patrono di Polignano e della delegazione diretta in Brasile per incontrare la vasta comunità di emigrati, nostri concittadini.
In veste ufficiale l’arciprete Don Gaetano Luca Amore, il presidente del consiglio comunale Eugenio Scagliusi, l’assessore Matteo Colella e altri 34 polignanesi sono partiti mercoledì scorso per creare un gemellaggio con gli ottantamila polignanesi a S. Paolo; un evento importantissimo per i brasiliani che onorano “Sao Vito” con una lunga festa di 14 giorni, conosciuta attraverso il film “Le mamme di S. Vito” e che ha dato l’input per il riavvicinamento delle due comunità.
Dopo il rifiuto del vescovo di Bari e della Sovrintendenza ai beni culturali di trasportare l’intero braccio in Brasile, la concessione era stata possibile solo per la rotula di S. Vito. Un evento storico per la nutrita e nostalgica comunità polignanese in Brasile che per l’occasione aveva mobilitato la stampa nazionale e le comunità religiose dell’intero paese.
Arrivati all’aeroporto di Milano, tra i vari controlli, è spuntato un pezzettino di ginocchio chiuso amorevolmente in un cofanetto: il ginocchio di San Vito. La compagnia aerea internazionale però, non partecipe del sentimento religioso che muoveva i due paesi, ha ritenuto doveroso trattenere la reliquia a Milano perché non “è consentito il trasporto di cadaveri”. Il gruppo di polignanesi è dovuto così ripartire alla volta del Brasile senza la compagnia del Santo.
Si può immaginare lo stupore e lo sbigottimento dei brasiliani trepidanti per l’arrivo del pezzettino di osso che aspettano da oltre cent’anni. E S. Vito? Sarà stata la domanda dei giornalisti, del referente del comitato dei fedeli brasiliani Modesto Gravina (che in diretta Skype si commosse alla vista del braccio) o del cardinale di S. Paolo.
Sicuramente un’amara consolazione per i brasiliani l’apprendere dell’arrivo del solo ginocchio, invece di tutto il braccio, ma vedersi arrivare i polignanesi addirittura a mani vuote sarà stato un duro colpo non solo spirituale ma anche economico, considerata l’ampia mobilitazione in tutto il paese.
La domanda ora è: come starà trascorrendo il suo tempo S. Vito, o meglio il suo ginocchio, a Milano? Chi si sta prendendo cura di lui? Qual è la prassi ufficiale per i trasporti eccezionali da seguire per tempo? Intanto tra la vacanza dei polignanesi, la tristezza e la delusa fiducia dei nostri concittadini in Brasile, il Santo ha preferito rimanere a soggiornare a Milano. Santa decisione (!?). Qui a Polignano aspettiamo, ansiosi, notizie del nostro amato S. Vito.
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Commenti
Nessuno sta mettendo in dubbio l'onestà e la correttezza di Don Gaetano ma si chiede almeno chiarezza sull'accaduto.
Io ho solo dato la mia testimonianza, visto l'accaduto di questi giorni, come persona informata sui fatti semplicemente perchè don Giancarlo è stato chiaro in ogni messa a dire come stavano le cose.
Io personalmente, se entro in qualche sito di carattere più leggero metto comunque il mio nome e non delle abbreviazioni. Se avessi avuto timore di qualche confronto non avrei messo la mia faccia in questi commenti con tanto di nome e cognome.
Mi dispiace che Lei abbia frainteso il mio commento precedente ma penso di non aver offeso ne leso con poca umiltà nessuno, siamo in un paese democratico e come Lei ha espresso il suo pensiero l'ho fatto anch'io.
Per quanto riguarda l'articolo non firmato so esattamente come funziona ed io nel mio commento precedente dell'articolo non ho detto che fosse anonimo: questa cosa l'ho scritta solo sul mio profilo facebook, quindi a questo punto Lei o è tra i miei contatti lì o il mio link è stato condiviso da amici che abbiamo in comune.
Non ho dato lezioni a nessuno e non sono mai stata nella mia vita poco umile verso gli altri.
Distinti saluti.
Io direi che "i parough si port u vint", spiego per chi non lo capisca: "le parole se le porta il vento" e su questa storia le chiacchiere sono state troppe.
A prescindere dal fatto che le reliquie siano partite o meno, ma dalle foto del comitato del Brasile sembrerebbe proprio di si, tutto quello che avete detto nei messaggi sopra vi sembra corretto?
Avete addirittura pensato che don Gaetano abbia strumentalizzato questa cosa a suo favore non pagando la quota del viaggio: ma dove siamo arrivati...
Vi dico una cosa che sicuramente molti di voi non sanno: i venerdì di Quaresima si raccoglievano in chiesa i soldi del "nostro digiuno" e don Gaetano, come ognuno di noi, si avvicinava al cassettone delle offerte e metteva il suo risparmio di quel giorno, l'ho visto con i miei occhi e non solo io.
Ma quanta cattiveria avete nel cuore? Il problema è che molti di voi sono infastiditi dal fatto che questo parroco così giovane sia riuscito a fare tanto per la nostra parrocchia e non solo, che questo "organizzatore di eventi" (come chiamate voi)sia riuscito a conquistare la fiducia di molti e a fare davvero delle cose importanti per il bene della comunità.
Probabilmente chi ha scritto sopra potrebbe anche essere qualcuno che davanti ai suoi occhi si dimostra amico:
fatevi un esame di coscienza, fate un pò di pulizia nel vostro cuore e prima di "vedere la pagliuzza nell'occhio altrui, guardate la trave che è nel vostro occhio".
D'ora in poi riflettete prima di parlare:
"chiacchier i frutt".
A. S.
Don Gaetano sono con te.......
P.S. ognuno si è pagato il proprio biglietto a proprie spese e ci è andato a titolo personale.
Chi fa opposizione anche qui deve entrare in merito????pensate ad altro che fate pena!!!!
Le reliquie di Santa Teresina di Lisieux a Gerusalemme
2.000 persone festeggiano il loro arrivo nella Città Santa
GERUSALEMME, venerdì, 18 marzo 2011 (ZENIT.org).- Una moltitudine in festa ha accolto questo mercoledì l'arrivo solenne, per la prima volta nella storia, delle reliquie di Santa Teresina di Lisieux nella Città Santa di Gerusalemme.
La visita in Terra Santa è diventata un grande evento per le comunità cristiane, che la attendevano dal 1977.
Secondo quanto ha sottolineato la Custodia di Terra Santa, il reliquiario con i resti della Santa è stato accolto con grande calore e affetto dai cristiani locali. Non è un caso, ricordano gli organizzatori, che la stessa Santa abbia paragonato il suo ingresso nel Carmelo con quello di Cristo a Gerusalemme.
Una processione animata dagli scout ha ricevuto la Santa alla porta di Jaffa, che dà accesso al Quartiere Cristiano della Città Vecchia, e l'ha accompagnata alla Chiesa patriarcale, dove il reliquiario è stato esposto per tutto il giorno alla venerazione dei fedeli.
“La più grande Santa dei tempi moderni ci viene oggi incontro”, ha affermato il Patriarca di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, al termine della processione e della recita dei Vespri nella Chiesa patriarcale.
“Invochiamo la Grazia per l'unità di noi Cristiani e anche per l'unità con i nostri fratelli ebrei e musulmani... e chiediamo la grazia per l'attuazione delle disposizioni del recente Sinodo”, ha aggiunto.
Visita di due mesi
Santa Teresina di Lisieux resterà in Terra Santa per due mesi. Le sue reliquie sono arrivate lunedì in aereo. Una delegazione guidata dal Nunzio Apostolico, monsignor Antonio Franco, e dai rappresentanti dell'Associazione dei Carmelitani di Terra Santa le ha accolte con emozione all'aeroporto Ben Gurion.
“E' una grande grazia per la Chiesa locale... Ella viene a parlarci... la Chiesa desidera essere attenta al suo messaggio, al suo amore per Cristo e al suo totale abbandono al Padre... Al di sopra di tutto, Teresa parlerà alle anime di coloro che apriranno il cuore”, ha affermato monsignor Franco durante il benvenuto.
La permanenza durerà fino al 31 maggio prossimo.
Il reliquiario si trova questa settimana a Haifa, e nella prossima visiterà, tra gli altri luoghi, Nazareth e Tiberiade.
Il 4 aprile sarà alla Domus Galilaeae, e la Domenica delle Palme con i Carmelitani di Nazareth.
Per la Settimana Santa, il reliquiario si recherà a Gerusalemme e Betlemme, con le monache carmelitane delle due città. Quasi al termine del suo percorso, sarà portato a Ramallah, Gerico e Gaza
37 persone a fare che ????
Perchè la Redazione non contatta il Comitato in Brasile e cerca di sapere come stanno le cose veramente ?
Vuoi vedere che alla fine si scoprirà che i Brasiliani hanno pure contribuito alle spese di viaggio dell' Armata Brancaleone mettendo mano al portafogli credendo di ricevere la reliquia ?
La cittadinanza aspetta risposte e chiarimenti ufficiali.
Ah, per la cronaca...L'Assessore Colella e il Presidente Scagliusi sono andati lì a titolo personale, non in rappresentanza del comune!
Visto che la Curia e la Sopraintendenza avevano mosso per tempo delle perplessità
Non sarebbe stato meglio informarsi per tempo?
Poveri Polignanesi aprite gli occhi.. meno male che torno a Polignano per le feste comandate..
CHE TRISTEZZA STO PAESE!!!!