
Il bilancio di previsione 2011 è un cahier de doléance (dal francese quaderni delle lamentele) che erano dei registri nei quali le assemblee incaricate di eleggere i deputati agli Stati Generali nel XIV secolo, annotavano critiche e lamentele della popolazione, tra le quali maggiormente avanzate vi erano l’abolizione delle decime ecclesiastiche e dei privilegi signorili.
Il bilancio duole perché ci sono tagli in ogni settore e perché consacra definitivamente lo scenario da austerity a cui siamo ormai abituati. La scure dei tagli sui trasferimenti statali e regionali costringe il comune a rivedere le entrate in bilancio e a centellinare le spese. Il bilancio di previsione 2011, che sarà approvato in consiglio comunale stasera in seconda convocazione, con al seguito debiti fuori bilancio e piano triennale delle opere pubbliche (2011-13), è un continuum di taglia e ricuci in ogni voce. I maggiori tagli graveranno sulle spese del personale a causa dei blocchi di entrate dal governo e dalle regioni.

LE PRIORITA’: PIAZZA MORO E ASILO NIDO - Diverse opere pubbliche attendono di essere cantierizzate da anni ma – assicura l’assessore al bilancio Matteo Colella (foto) – “il rifacimento di piazza Aldo Moro, l’asilo nido (foto plastico in basso) e altro, avranno la priorità su tutte”. Tant’è che la commissione martedì ha aperto le buste: sono una ventina i progetti per ridisegnare il look della piazza principale del centro.
I TAGLI DEL 2011 - I tagli sono tanti, alla julienne, sottili sottili e ben distribuiti, tanto che in Commissione Bilancio, martedì sera, si è tornati a mettere il dito nella piaga. Questa volta ci sono le cifre, che saranno approfondite e discusse in consiglio. Solo per citarne alcuni: si spenderanno 7.500 euro in meno per rappresentanza, prestazioni di servizio, automezzi, gettone di presenza per i consiglieri. Segno meno meno anche per le voci di segreteria generale. 30mila euro in meno per spese destinate alle gare d’appalto, meno 50 mila per spese di contenziosi.
MINORI ENTRATE DA MULTE E TAGLI PER TUTTI - Scompare la voce destinata alla ricostruzione, già effettuata nel 2010, delle banche dati dei contribuenti polignanesi: per questo sono stati spesi 19.846 euro. Segno meno anche per la manutenzione automezzi e formazione del personale (- 10.500 euro, la metà rispetto al 2009, con rischio per le autonomie locali): in questo caso si prevedono piogge di ricorsi in Regione.
Tagli anche per la polizia municipale (- 16851 euro per divise, spese di formazione e varie). Si prevedono inoltre minori entrate da contravvenzioni (300mila euro nel 2011: 100mila euro in meno rispetto alle previsioni del 2010 che ammontavano a 400mila euro ma di fatto non è andato oltre i 300mila).

TAGLI ALLA CULTURA E P.I. – Come Bondi, nelle mani di Tremonti. La pubblica istruzione polignanese subirà tagli per 9.866 euro (personale), 61mila euro in meno per il trasporto scolastico a causa delle minori entrate regionali di 36mila euro, incluse le borse di studio. Sono circa 6mila euro i contributi regionali in meno da destinare alla cultura. Tagli per 14.707 euro per teatri, servizi culturali, convegni e mostre. Perfino 57mila euro i tagli alla spesa su turismo e cultura, rispetto al 2010.
IMPIANTI SPORTIVI A RISCHIO - Le forbiciate sulla spese non risparmiano il settore manutenzione degli impianti sportivi (meno 31.600 euro), già di per sé non agibili, e per i quali l’assessore confida in una manovra in fase di assestamento. Il rischio reale è che tutti i manufatti, senza manutenzione, diventino fatiscenti.
SETTORE TURISTICO – Service, noleggio attrezzature per spettacoli e settore turistico nel mirino. La spesa, in questo caso, ammontava a 119 mila euro nel 2010, si riduce a 85mila nel 2011, e metterà in ginocchio associazioni che organizzano eventi e spettacoli in genere per l’estate polignanese. Per concludere della serie non tutti i mali vengono per nuocere, si prevede una riduzione di spese per l’illuminazione pubblica: dagli 815mila euro del 2009, ai 721mila dello scorso anno, si passa a previsioni in bolletta Enel per un totale di 611 mila euro. L’austerity porta consiglio, e forse per questo si tornerà a scorazzare in bicicletta, con il nuovo servizio bicincittà, proprio come nei ruggenti anni ’70.
VEDI DIBATTITO IN CONSIGLIO SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2011
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Commenti
Guarda che di destagionalizzare il turismo parlava l'assessore Ruggero nelle linee programmatiche al momento del suo insediamento. Certo sono d'accordo con te, e non c'entrano gli interessi di bottega io mi attengo ai fatti,e i fatti dicono che il bilancio di questa amministrazione è FALLIMENTARE. A dimostrazione di ciò ci sono gli atti che questa compagine di governo sta varando, atti che dicono che la campagna elettorale di fatto è gia cominciata. Mi sorprende oltremodo la dichiarazione del sindaco sul progetto Agape che dice: NON FACCIO UN PASSO INDIETRO. Ora vi sembra normale che un sindaco si occupi con tanto ardore di una presunta speculazione edilizia(secondo me)che dei reali problemi del paese??MEDITATE gente MEDITATE:
A parte il degrado visivo è una situazione che se risolta porterebbe bei soldini nelle casse comunali, dato che tutti quelli che vi parcheggiano adesso ritengono credo a ragione, di non dover pagare nulla.
Tu parli di destagionalizzazione del turismo quando non esiste neanche la stagione del turismo!
Quando "4" bar vendono tanto gelato in un estate non vuol dire che c'è turismo.
C'è bisogno prima delle basi per affrontare l'estate e poi semmai iniziare il processo di destagionalizzazione.
Le inutili critiche e gli interessi di bottega proviamo per una volta a metterli da parte. Polignano ha dunque bisogno di nuove regole e di una nuova progettualità. La riorganizzazione urbana deve coniugarsi con l’immagine e diventare oggetto di una nuova presenza storica che non può essere demandata, tristemente, a ruderi decontestualizzati e logiche vecchie di trent’anni. Le isole pedonali sono un’opportunità da non perdere.
Pollignano dal pomeriggio a sera dei giorni festivi , gira emettendo nuvole di vapori un trenino colorato e fischiettante che con modica spesa porta i turisti da un capo all'altro del paesello , burlandosi di divieti e zone pedonali , rischiando ad ogni giravolta di investire ignari cittadini che si attardano a chiacchierare per strada, convinti di essere protetti almeno per qualche ora dal traffico e dallo smog , da transenne presidiate da solerti vigili in uniforme . Roba da pazzi , ma tutto può
succedere a Pollignano.
privato vs pubblico 3 a 1
in pratica servono 3 dipendenti pubblici per fare cio' che fa un dipendente privato o un lavoratore autonomo