
Schittulli: 'La mia indennità di 3.300 euro netti fa ridere'
Qualche giorno fa i 5 Sindaci-Consiglieri provinciali di Bari, Antonio Baccellieri (Sindaco di Sannicadro), Angelo Bovino (Sindaco di Poligano a Mare), Bruno de Luca (Sindaco di Alberobello); Emilio Romani (Sindaco della nostra città); Giuseppe Rana (Sindaco di Modugno), hanno fatto ricorso contro la sentenza 1326/2010 del Tar di Bari, che sosteneva l’azione del dirigente della stessa Provincia, a proposito del pagamento del gettone di presenza per gli interventi in aula e nelle commissioni consiliari.
Cumulo delle indennità dichiarato quindi, inammissibile: meno 1.300 euro lordi mensili.
Ora i 5 sindaci-consiglieri provinciali si sono rivolti al Consiglio di Stato contro la stessa sentenza.
Il qui pro quo, tra l'altro, nasce dall’interpretazione della legge finanziaria del 2008. Infatti è bene precisare che nel primo comma della norma collegata alla Finanziaria 2008, si vieta il cumulo tra indennità di funzione e gettone di presenza, ma dall’altro canto nel comma successivo, si fa riferimento al divieto di percepire doppia indennità per doppi incarichi nello stesso ente: in questo caso sindaci e consiglieri provinciali. Un altro pasticcio legislativo, che ci pone dinnazi a due interpretazioni diametralmente opposte, creando i favorevoli o contrari a seconda della sua interpretazione.
La situazione è assurda secondo Francesco Schittulli, presidente della Provincia, perchè proprio qualche giorno fa, infatti, il Tar di Lecce ha ritenuto ammissibili il cumulo di indennità per i 4 sindaci- consiglieri del Consiglio Provinciale di Lecce guidato dal Presidente Antonio Gabellone: Salvatore Polimeno di Sogliano Cavour; Giovanni Marra di Squinzano (entrambi del centrodestra), Cosimo Durante di Leverano e Vittorio Poti di Melendugno (del centrosinistra).
Questi sindaci-consiglieri leccesi percepiscono uno stipendio mensile lordo di massimo 1.600,00 € lordi, che per alcuni scende a 7-800,00 €. Considerata l’”esiguità” dello stipendio, il Tar di Lecce ha ritenuto ammissibile il cumulo.
Ad estremizzare la situazione è il primo cittadino di Alberobello, Bruno De Luca, che ha manifestato addirittura l’intenzione di lasciare la politica. “Meglio tornare a far l’insegnante” ha dichiarato il sindaco della città dei trulli, “con i 1.200 euro scarsi mensili che percepisco, non riesco ad arrivare alla fine del mese!”
Sulla stessa riga del professor De Luca è il Presidente Schittulli, che ha definito il valore dell’indennità di cui stiamo trattando irrispettosa del ruolo di un consigliere provinciale. Prosegue lo stesso Schittulli “Anche la mia stessa indennità, a conti fatti, di poco superiore ai 3.300,00 € netti al mese, fa ridere rispetto, faccio per dire, a quella dei consiglieri regionali.”
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Commenti
*moderato* ... TUTTI
è sostituita,quindi Attenzione a fare questo nome invano e sempre sia lodato
perchè come portaborse a.....non C'é nessuno.
Firmato dal 1 Novembre
Intanto rispondo e mi firmo come si fa quando si ha il coraggio delle proprie azioni. Quanto ho fatto nella mia storia politica per Polignano è tanto. Basti ricordare le innumerevoli opere realizzate a cui ho contribuito da assessore ai lavori pubblici ( parcheggio Sant'Oronzo, prima fogna bianca nel centro abitato, realizzazione piazza caduti di via Fani, campo da calcetto Mariano Siesto ecc....)Innumerevoli iniziative da assessore alla polizia urbana.Ho contribuito allo sviluppo turistico della città negli anni migliori della giunta Di Giorgio altrettanto mi sento di dire durante la giunta Bovino in qualità di responsabile del partito più importante di entrambe le coalizioni,e da presidente del consiglio comunale,e eletto dal consiglio comunale e non come afferma lei per nomina ricevute da Maglionico e Bovino, se mai è vero il contrario io ho contribuito ad eleggere Bovino sindaco in maniera determinante, con i quali sono stato amico ma non ho mai mangiato con loro, sopratutto nello stesso piatto. Caro "Deluso" , in me non deve credere nessuno perché io non sono il Messia, sono un comune mortale che esprime le proprie idee alcune condivise altre no. L'importante è essere onesti con la propria coscienza e non farsi scrupoli reverenziali quando si devono assumere posizioni in cui si crede.
BISOGNA RITROVARE UN SENSO DELLO STATO, NON ATTRAVERSO LA LOTTA ALLE ISTITUZIONI ED AI PROFESSIONISTI CHE LA RAPPRESENTANO, MA NELLA MISURA DI UN RISPETTO RECIPROCO DELLE PARTI E DELLE PROFESSIONALITA CHE SI RAPPRESENTANO, LA POLITICA NON PUO ESSERE UN LIMITE AD UNA LIBERA PROFESSIONE, NON CI SI PUO LAMENTARE SE LA CLASSE POLITICA E POCO COLTA O IMPREPARATA ED ATTACCARLA SE COSTITUITA DA PROFESSIONISTI.
MEDITARE PRIMA DI RISPONDERE.
P.S. SI E ROTTO IL TASTO DELL ACCENTO,